“La Marionetta” di Johnny Welch (1959)

Se solo per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di pezza e mi regalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma in definitiva penserei tutto ciò che dico. Darei valore alle cose, non per ciò che valgono, ma per ciò che significano.

Dormirei poco, sognerei di più, capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.

Andrei quando gli altri si fermano, mi sveglierei mentre gli altri dormono.

Ascolterei mentre gli altri parlano, e come mi godrei un buon gelato al cioccolato! Se Dio mi facesse dono di un pezzo di vita, vestirei semplicemente, mi butterei disteso al sole, lasciando scoperto non solo il mio corpo, ma anche la mia anima. Dio mio se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio, e aspetterei che il sole uscisse. Dipingerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle una poesia di Benedetti, e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna. Annaffierei con le mie lacrime una rosa, per sentire il dolore delle sue spine, e con le labbra la carnosa sensazione dei suoi petali…

Dio mio, se io avessi un pezzo di vita… Non lascerei passare un solo giorno senza dire alla gente a cui voglio bene, che le voglio bene. Convincerei ogni uomo ed ogni donna che essi sono i miei preferiti, e vivrei innamorato dell’amore.

Agli uomini dimostrerei quanto si sbagliano al pensare che smettono d’innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando smettono d’innamorarsi!

A un bambino darei le ali, ma lascerei che da solo imparasse a volare.

Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l’oblio.

Tante cose ho imparato da voi uomini…

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità risiede nel modo in cui saliamo la scarpata.

Ho imparato che quando un bimbo appena nato stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito del padre, lo racchiude per sempre. Ho imparato che un uomo ha diritto a guardarne un altro dall’alto solo per aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose che ho potuto apprendere da voi, ma in verità a molto non avrebbero a servire, perché quando mi metterete dentro quella borsa, infelicemente starò morendo.